Appello per lo stanziamento di 3 miliardi di dollari per la crisi in Sud Sudan, destinata ad essere

Il conflitto in Sud Sudan è entrato ormai nel suo quinto anno di svolgimento, costringendo alla fuga 1 cittadino su 3: 2 milioni sono sfollati interni mentre circa 2,5 milioni sono fuggiti in sei Stati confinanti (Uganda, Kenya, Sudan, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica Centrafricana). In tutto il Paese circa 7 milioni di persone hanno urgente bisogno di assistenza e protezione. Il numero dei rifugiati dovrebbe superare quota 3 milioni entro la fine di quest’anno secondo le previsioni, dato che renderebbe la crisi sud sudanese la crisi più grave dai tempi del genocidio in Ruanda. Donne e bambini rappresentano quasi il 90 percento delle persone costrette a fuggire, il 65 percento sono minori. Le donne hanno riferito di essere state vittime di stupri e altre forme di violenza, di aver visto uccidere i propri mariti e rapire i figli mentre tentavano di fuggire. Alla luce dell’aggravarsi della situazione umanitaria, UNHCR e UNOCHA hanno fatto appello per lo stanziamento di 3 miliardi di dollari per sostenere nel 2018 sia i rifugiati in fuga che le persone in difficoltà che si troveranno all’interno del Paese. L’appello è tanto più urgente, considerando che nel 2017 è stato ricevuto solo il 33% dei fondi richiesti. Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati, ha affermato: “Il costo umano del conflitto in Sud Sudan ha raggiunto proporzioni epiche. Il conflitto sta sottraendo al Sud Sudan la gente che dovrebbe rappresentare la più grande risorsa di una giovane nazione. Dovrebbero costruire lo Stato, non fuggire da esso. Finché il popolo del Sud Sudan non troverà la pace, il mondo dovrà aiutarlo”.