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Giornata mondiale del Rifugiato- Sos Villaggi dei Bambini


Nel 2018, una persona ogni 14 arrivate in Europa lungo la rotta della Libia ha perso la vita in mare, con una media di 6 morti al giorno (dati UNHCR, 2018).

Numeri drammatici che dovrebbero fare ancor più riflettere se si considera la consistente riduzione degli sbarchi sulle coste Italiane e l’aumento del tasso di mortalità registrato in questi primi mesi del 2019, con 543 morti accertati nella rotta del Mediterraneo (IOM, 2019). Inoltre, nell'anno passato, sono stati 30mila i bambini che hanno attraversato il Mediterraneo e di questi 12.700 sono Minori Stranieri Non Accompagnati.

Nel nostro Paese e non solo, oggi la sfida è ancora più ampia e difficile e riguarda due ambiti fondamentali per l’integrazione di migranti e rifugiati: quelli del lavoro e dell’istruzione.

Chi resta in Italia e riesce a inserirsi nel tessuto sociale del nostro Paese, per lo più trova lavori in nero e privi delle tutele di sicurezza e dignità sul lavoro che andrebbero garantite. Per i minorenni migranti, invece, risulta fondamentale l’iscrizione e il reale accesso a un corso di lingua italiana o a scuola.

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato

(20 giugno), SOS Villaggi dei Bambini rilancia il suo impegno a favore dei migranti in Italia e nel mondo, per accendere i riflettori su diritti e bisogni di bambini, ragazzi e donne che arrivano nel nostro Paese, per assicurare loro un percorso di integrazione che li porti a essere visti e vissuti come una risorsa all'interno della società e delle comunità locali.

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